Compagnia di Sanpaolo

L’Auditorium Vivaldi, così battezzato in onore del grande compositore veneziano di cui la Biblioteca conserva il corpo principale dei manoscritti esistenti al mondo, è stato completamente rinnovato grazie al contributo essenziale della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Nel 1976 la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino riapre al pubblico nell’area delle ex Scuderie di Palazzo Carignano. Nell’intento dei progettisti, il nuovo edificio affianca all’imponente raccolta di volumi a stampa, incunaboli e manoscritti una capiente sala conferenze in grado di accogliere oltre duecento persone. Il nuovo locale, ancora in sintonia con un gusto International style ormai in decadenza, si presentava parzialmente interrato. Sobrio e asciutto, con la sola concessione decorativa dei lunghi candelieri in alluminio pendenti dal soffitto, venne destinato a incontri, presentazioni e convegni strettamente legati alle attività della Biblioteca, che ne fece per anni un uso esclusivo.

Auditorium Vivaldi - gli spazi

Nel 2013 il direttore Andrea De Pasquale pensa a nuovi usi per la struttura che nel frattempo comincia a soffrire i segni del tempo e delle rapide trasformazioni tecnologiche che rendono gli impianti non più adeguati. Promuove quindi un progetto di profondo rinnovamento della sala intravvedendo le potenzialità che a lavori finiti la condurranno a diventare un vero auditorium a servizio non solo della biblioteca, ma anche di istituzioni cittadine che possono oggi usufruire delle rinnovate funzioni e della centralità della sede. La Compagnia di San Paolo e il Ministero si fanno carico del finanziamento dell’intera operazione la cui realizzazione viene affidata all’impegno dell’Associazione Amici della Biblioteca presieduta dal generale Franco Cravarezza. Diego Giachello, con Officina delle Idee, cura il progetto che ha profondamente trasformato l’impianto architettonico della sala che si presenta oggi al suo pubblico come una struttura completamente indipendente nell’accesso dalla Biblioteca, pur essendo parte integrante dei servizi da essa offerti.

Auditorium Vivaldi - gli spaziIl flusso delle persone che accedono dalla piazza e attraversano la sala, la chiarezza dei loro percorsi, l’evidenza delle funzioni – rampa, accoglienza, foyer, platea, palcoscenico, sala regia, uscite – insieme al disegno puro dei volumi aggiunti, guidano un lavoro accorto che rinnova quasi 900 metri quadri di superfice. I materiali sono semplici, ma accuratamente selezionati, per contenere i costi e ottimizzare le risorse da utilizzarsi anche per il totale rinnovamento delle tecnologie audio e video, degli impianti elettrici e dell’illuminazione.

Auditorium Vivaldi - gli spaziÈ stata l’introduzione di una lunga rampa, accessibile da ogni tipo di pubblico, a rendere l’auditorium indipendente e fruibile direttamente dalla piazza, anche in orari non coincidenti con quelli della Biblioteca. Lo scivolo con pendenza dell’8%, regolamentato per l’uso della carrozzina abbraccia la sala da 172 posti e costituisce una promenade introduttiva capace di sorprendere lo spettatore che ha appena lasciato l’immagine della città storica alle proprie spalle, oltre la bussola di ingresso. La sua geometria essenziale, le algide superfici curvilinee, i colori puri non distolgono l’attenzione dal punto di vista centrale che costituisce l’asse prospettico dell’intera composizione.

Il palco viene dotato di un tavolo mobile attrezzato e ampliato a 60 mq. Viene creata una sala regia, con un impianto audio e video in grado di gestire eventi di grande livello, e rinnovato l’intero impianto illuminotecnico con proiettori per gli spettacoli, pannellature retroilluminate, segnalazioni su lumilite; il soffitto evoca un cielo stellato grazie a una tinteggiatura blu scurissima. Oltre cento sorgenti led contengono i consumi energetici, 300 metri quadri di tendaggi operano come correttivi acustici insieme al pavimento della platea per cui è stato scelto il colore caldo del rovere naturale.

Auditorium Vivaldi - gli spaziL’Auditorium Vivaldi è inoltre dotato di un pianoforte a mezza coda Bechstein, con meccanica a corde incrociate, donato dall’Associazione Amici della Biblioteca. Enrico Benetta, giovane artista veneto, noto internazionalmente grazie all’utilizzo del carattere Bodoni nelle sue spettacolari istallazioni, ha fornito le opere presenti nello spazio.
Una di esse fa da sfondo al tavolo dell’accoglienza pensato anch’esso con funzioni ampliate a tutti i tipi di pubblico: la sua altezza variabile, grazie allo sviluppo lungo la rampa, consente l’accessibilità totale ai servizi di biglietteria e guardaroba.

A cantiere avviato, Andrea De Pasquale aggiunge un altro tassello all’ambizioso progetto: grazie al contributo della Direzione Generale Spettacolo dal Vivo e al paziente lavoro di Franca Porticelli, allestisce la Vivaldi House, piccolo ma intenso spazio dedicato al grande musicista. Qui, in una teca climatizzata, verranno esposti a rotazione i manoscritti ambientati in uno studio ideale del compositore. Sarà inoltre possibile “sfogliare” a video gli spartiti originali da cui prenderanno corpo le note delle opere di Vivaldi grazie all’istallazione multimediale realizzata dalla società Stelf.

Auditorium Vivaldi - gli spazi
La grande sala dell’Auditorium Vivaldi è il frutto di oltre trecento giornate di lavoro, impiegando oltre cinquanta persone tra tecnici, artigiani e operai. Alcuni aggiustamenti si sono fatti strada facendo, come l’introduzione di sedute mobili, rispondendo così a l’idea originale di uno spazio realmente polifunzionale, capace di superare il rigido schema di sala conferenze a poltrone fisse.