La raccolta di incisioni (più di 15.000), le cui origini risalgono alla biblioteca ducale e alla confluenza dei fondi gesuitici, conserva opere dei più celebri incisori di tutti i tempi tra cui si segnalano Albrecht Dürer, Giovenale Boetto, Brugel il vecchio, Jacques Callot, Carracci, Lucas Cranach, Stefano della Bella, Luca di Leida, Andrea Mantegna, Claude Mellan, il Parmigianino, Giovanni Battista Piranesi, Marcantonio Raimondi, Guido Reni, Salvator Rosa, Agostino Veneziano.
Di sicuro interesse è la raccolta di disegni e stampe di Filippo Juvarra e suoi allievi, soprattutto Ignazio Agliaudi Baroni di Tavigliano e Giambattista Sacchetti. Oltre a questi sono presenti altri disegni di architettura di Ascanio Vittozzi, di Ercole Negro di Sanfront e dei Valperga. Accanto si segnalano disegni di artisti rinascimentali quali Luca Cambiaso e Bernardino Lanino, e barocchi come Vanvitelli e Fabrizio Galliari.