A conclusione delle celebrazioni per i trecento anni dalla sua fondazione, la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino presenta la mostra La cultura del dono. 300 anni di libri per la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, dedicata al tema del dono in ambito culturale, risultato di tre anni di lavoro su alcuni fondi librari conservati presso l’Istituto.
Nell’agosto del 2020 la Biblioteca decide di valorizzare un corpus di libri custoditi nei suoi magazzini. Si recuperano così circa 17.000 volumi e 11.000 opuscoli, 556 metri lineari di opere provenienti da tutto il mondo, di cui la maggior parte antiche e di rilevante interesse culturale. Il nucleo principale di questo patrimonio è costituito dai doni giunti dopo il grande incendio del 1904 dell’antica sede della Biblioteca di via Po, che innescò un’immediata gara di solidarietà.
Tra agosto e dicembre del 2020 si ritrova anche documentazione inedita afferente all’archivio storico della biblioteca: si ricostruiscono l’arrivo dei doni, la loro consistenza e gli scambi epistolari con i donatori, prima fondamentale traccia per una sistemazione fisica dei volumi.
Nasce così l’idea di un progetto integrato che, nell’ambito di un piano di conservazione, tutela e valorizzazione, ha portato alla ricognizione completa dei beni attraverso il riordino, l’inventariazione, la catalogazione dei volumi e dell’archivio storico. Infine è stato realizzato un portale 3D ove è possibile sfogliare alcuni dei libri virtualmente.
La mostra si articola in un duplice livello di narrazione: uno sistematico, che affronta il difficile percorso dell’acquisizione del materiale, esplicitato attraverso tre personaggi guida, una linea cronologica e i testi a corredo, e l’altro tematico, in cui a narrare la ricchezza e varietà dei doni sono i volumi stessi, organizzati fisicamente in quindici filoni narrativi. Tra i temi proposti: Doni dal Cinquecento, Un’eleganza fragile, Un opuscolo per ogni occasione, Libri che curano e Legato apposta per me. Vittorio Amedeo II, il re fondatore della biblioteca, Erminia Caudana, la restauratrice che guidò per oltre 50 anni il laboratorio di restauro istituito dopo l’incendio del 1904, e Stelio Bassi, il direttore che traghettò la biblioteca dalla sede di via Po a quella attuale in piazza Carlo Alberto, sono i mentori che accompagnano le visitatrici e i visitatori alla scoperta degli oltre ottanta volumi protagonisti dell’esposizione.
L’inaugurazione della mostra si svolgerà mercoledì 20 dicembre alle ore 18 presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale (piazza Carlo Alberto 5) con i saluti istituzionali, la presentazione del progetto espositivo e una visita alla mostra con i curatori.
La mostra sarà visitabile fino al 22 marzo 2024 presso la Sala mostre Juvarra, l’atrio annesso e la Sala storica della Biblioteca Nazionale, da lunedì a venerdì dalle 10 alle 16. Ingresso gratuito.