Nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 1904 un drammatico incendio devastò le sale della Biblioteca Nazionale di Torino, con conseguenze tali da segnare un netto discrimine nella storia dell’Istituto. I giornali dell’epoca riportano lo shock che l’evento esercitò sulla città, leggiamo infatti che “l’incendio è stato circoscritto soltanto alle ore 5.30. Sono rimasti distrutti cinque saloni. I danni sono gravissimi. Malgrado tutti gli sforzi possibili ed immaginabili, tesori inestimabili sono andati distrutti. I bibliotecari fecero sforzi immani per salvare la sala dei manoscritti – preziosissima raccolta di cimeli – ma l’indomabile furia del fuoco in poche ore distrusse un valore di secoli, dinanzi agli occhi dei raccoglitori e degli amatori, esterrefatti e piangenti”.

Manoscritto danneggiato a seguito dell’incendio

Scorrendo le pagine di un rapporto redatto il 18 aprile 1904 sui danni occorsi alla Biblioteca e agli interventi necessari per ristabilirla, si scopre che le sale investite dalle fiamme nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 1904 corrispondevano a 9 sezioni della Biblioteca, denominate con diverse lettere dalla G alla U, corrispondenti a specifiche materie e ambiti catalografici. Alcuni documenti conservati presso l’Archivio Storico della Biblioteca Nazionale ci consentono di scoprire nel dettaglio l’entità dei danni subiti dal patrimonio librario dell’Istituto e le procedure messe in campo per il suo recupero, nonché il fondamentale apporto fornito dalla generosità di centinaia di donatori italiani e stranieri per risarcire le perdite subite.