Tra i volumi custoditi negli scatoloni è stato possibile ritrovare e ricostruire la collezione di 516 volumi,

comprendenti circa 1570 opere, edite tra il XVII e il XIX secolo, appartenuta al celebre medico torinese Giacinto Pacchiotti. Alla sua morte i suoi beni vennero donati e nel 1894 il patrimonio librario giunse alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.

Giacinto Pacchiotti (1820-1893) fu professore ordinario di Patologia Chirurgica all’Università di Torino dal 1863, medico capo dell’Ospedale Valdese, consigliere comunale e assessore all’Igiene e nel 1880 venne nominato Senatore del Regno d’Italia.

La collezione vanta titoli editi in Italia ed Europa di notevole pregio e rarità. Numerose sono le raccolte miscellanee di tesi di laurea, cui si affiancano titoli relativi a vari aspetti della medicina (dall’oculistica, allo studio del sistema nervoso, dalla flebologia ai testi sul puerperio).  Dalle note di possesso apposte sui volumi si è capito che il Pacchiotti acquistò la parte più antica della collezione da una famiglia cuneese, i Gallo, medici per tre generazioni e che la implementò nel corso di tutta la sua vita. Grazie alle segnature apposte sui dorsi è stato possibile ricostruire prima virtualmente e poi fisicamente l’originaria collocazione dei volumi: oggi è quindi possibile ammirare il Fondo Pacchiotti esattamente come era disposto nelle sue librerie.

I VOLUMI DIGITALIZZATI DEL FONDO