Alla fine del Settecento, l’architetto astigiano Filippo Castelli è incaricato dai principi di Carignano di ampliare le scuderie annesse al palazzo di famiglia, opera di Guarino Guarini, e ad esso collegate da un giardino.
Oggi dell’opera di Castelli resta solo la facciata ricompresa nel nuovo edificio della Biblioteca Nazionale inaugurata nel 1973, mentre Palazzo Carignano conserva l’ampliamento ottocentesco in stile eclettico, destinato a ospitare il Parlamento italiano, ma mai utilizzato a tale scopo a causa del trasferimento della capitale nel 1864. L’antico giardino dei Savoia-Carignano è trasformato già in epoca risorgimentale nell’attuale piazza Carlo Alberto.
La piazza, di ampiezza e importanza inferiori alle vicine piazza Castello e piazza San Carlo, assume nel tempo carattere di marginalità e ospita eventi di portata cittadina minore, come il Carnevale, la Fiera dei vini o, in seguito, l’informale mercatino studentesco dei libri usati. La sua sistemazione “di passaggio”, accessibile alle auto e attraversata dalla linea tranviaria, ne compromette, in questa fase, la valorizzazione storico-architettonica.
Il palazzo delle antiche scuderie, a cavallo tra Otto e Novecento sede dell’Intendenza di Finanza, ospita per alcuni anni il laboratorio di restauro dei codici danneggiati dall’incendio della biblioteca nell’antica sede di via Po nel 1904. Nel 1958 è approvato il progetto della nuova Biblioteca Nazionale, la cui costruzione sarà costellata da lunghe interruzioni che porteranno all’inaugurazione nel 1973.
Nel 1996 la riqualificazione di piazza Carlo Alberto favorisce il suo radicale cambiamento, attraverso un restyling che prevede non solo la pedonalizzazione, ma anche una nuova disposizione delle aiuole che si rifà alle linee curve barocche di Palazzo Carignano, e l’istallazione di sedute in pietra e fontanelle “Taura” che rinnovano il design dei tradizionali “Turet”.
La visibilità e l’uso pubblico della piazza, con la sua nuova vocazione di “sosta accogliente”, godono di altri importanti occasioni di valorizzazione con le Olimpiadi invernali del 2006, le installazioni di “Luci d’artista”, i mercatini dell’antiquariato e, soprattutto, a merito del contributo della Compagnia di San Paolo, il rinnovato auditorium della Biblioteca Nazionale, intitolato ad Antonio Vivaldi per le raccolte di assoluto pregio ivi conservate e inaugurato nel settembre 2015.
Il nuovo intervento di restauro e di rifunzionalizzazione dell’atrio della Biblioteca, sostenuto ancora dalla Compagnia di San Paolo, contribuisce ulteriormente a rafforzare il significato culturale di collegamento e interazione tra la città e la sua biblioteca più antica e rappresentativa.
E’ stata inoltre realizzata una nuova area di accoglienza, con armadietti funzionali e dotazioni tecnologie per la gestione dei flussi.
Un grande monitor permette di visualizzare informazioni sulla Biblioteca, sulle notizie dal mondo e sugli eventi in programma.
E’ inoltre presente una zona relax con distributori di cibi e bevande.
Dell’atrio è parte integrante l’originale scultura “per leggere… per vedere” donata dall’artista Ezio Gribaudo: la bianca visione in pietra leccese di corposi libri sovrapposti simboleggia il ruolo fondamentale che la cultura libraria riveste nella vita di Torino e che la Nazionale interpreta da più tempo nel suo cuore cittadino.